“HURRY UP” Insieme per Julian

Mostra Fotografica di Antonietta Chiodo In collaborazione con Free Assange Italia

Una mostra fotografica a sostegno di Julian Assange :


Free Assange Italia è un direttivo di persone che ha compreso l’importanza del lavoro di professionisti come Julian Assange che ha lottato per mettere a conoscenza dell’opinione pubblica ciò che altrimenti non ci sarebbe mai stato consentito sapere, mettendo a repentaglio la propria reputazione personale e la sua stessa vita.

Grazie infatti al lavoro divulgativo ed informativo di Wikileaks, piattaforma di cui Assange è un cofondatore, il mondo è venuto a conoscenza del dolore, della morte e delle atrocità causate dalle decisioni di governi “democratici” , documentando violazioni gravissime nei confronti di bambini, donne, uomini ed intere popolazioni, senza che i veri criminali pagassero per le atrocità commesse.
Il nostro impegno è di salvare la vita di Julian, che sta rischiando 175 anni di carcere negli USA, cioè di carcere duro a vita.

L’autore ha scelto di documentare l’attivismo del gruppo Free Assange Italia attraverso queste fotografie per testimoniare concretamente come sia possibile una presa di coscienza, ed un reale impegno personale a sostegno di un bene comune quale la pubblica informazione. Anche noi vogliamo essere dei Julian Assange, cioè dei testimoni di verità.
Scendere in strada, metterci la faccia, non è altri che questo: una risposta non-violenta all’ingiustizia che tenta di annullare i nostri diritti, violando ogni giorno nel silenzio di un mondo sempre più impaurito, quelle garanzie di libertà duramente conquistate dalla nostra comunità.

Mettiamoci tutti la faccia quindi, come ha scelto di fare Julian. senza aver commesso alcun crimine, privato del diritto ad un processo equo e in virtù dell’applicazione di una legge del 1917 “l’Espionnage Act” riservata alle spie di guerra ed applicata – fatto clamoroso – per la prima volta nella storia degli Stati Uniti ad un giornalista-editore-intellettuale.
Accade così che oggi in tempi moderni un cittadino australiano viene illegalmente detenuto nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh in condizioni psico fisiche gravi e privato dei propri diritti fondamentali.

La mostra fotografica ufficialmente partirà dalla città di None in Piemonte, presso la Festa delle Associazioni che si terrà il 10 settembre. L’esposizione sarà visibile sempre a None dal 10 al 30 Settembre all’interno del centro Giovani di via Molino n.7 – dalle ore 19 alle ore 22.
Sono calendarizzate altre città e date che verranno rese pubblicamente note attraverso i canali social.
Per eventuali comunicazioni o per definire con l’autore la propria adesione :
Antonietta Chiodo
cell. +39 3924739642
chiodoantonietta@gmail.com

Fotografie

La rassegna fotografica “Insieme per Julian” è composta da almeno 30 scatti in bianco e nero, una panoramica di fotografie improntate sulla spontaneità dei soggetti, dando vita ad eventi e circostanze che rappresentano la lotta individuale e di gruppo per la tutela dei diritti umani.

Gli scatti sono effettuati con una Canon Eos Sd, 50 mm F 1.8. Lo stile fotografico prende spunto dalla Street Fotography e dallo storico fotografo Henry Cartier Bresson – ho scelto quindi di lavorare con un obiettivo da 50 mm privo di zoom per avere un approccio differente e più naturale con le persone, dando così più forza al ritratto fotografico in Bnw.

In queste istantanee vengono ritratte persone comuni che hanno scelto di lottare e di esporsi personalmente per difendere il diritto di tutti ad accedere alla verità, per difendere un principio di democrazia: sono volti di attivisti alla luce del sole, senza timore e senza censure, ma anche immagini di luoghi come il sit-in di Genova davanti all’ufficio consolare, a Bussoleno in Val di Susa presso il Critical Wine e a Roma, che in occasione del compleanno di Julian Assange ha
promosso anche un evento di natura artistica, grazie al contributo di Carmine, un artista di strada accorso volontariamente da Napoli.

Le trenta immagini sono di formato A4 e incorniciate per una grandezza totale di 40×50.

L’artista

Antonietta Chiodo nasce a Roma il 2 Aprile 1976, cresce a Milano dedicandosi all’arte sin da bambina. Attraversa periodi di confusione artistica tra la pittura, l’ illustrazione d’autore e la pubblicità approdando alla scrittura. Da sempre attiva per i diritti umani sceglie di mettere le sue doti a disposizione della narrazione per gli ultimi, illustrando libri di storie di vita e carcere africane edite dal Gruppo Abele e dalla Cooperazione Internazionale nel 2006, acclamate a Bruxelles.
Approda nella redazione di Promosaik casa editrice turca di fama mondiale dove collabora ancora oggi, documentando la vita di donne vittime della tratta e FGM – Infibulazione genitale femminile nelle bambine del Nord Africa.

Antonietta è perennemente coinvolta in attività culturali per il Medio Oriente e molto attiva nel conflitto israelo-palestinese, sceglie di continuare sino ad oggi il suo lavoro di reporter documentando e denunciando i crimini di guerra israeliani e non solo, questo suo lavoro presso una redazione umanista le permette di ricevere nel 2016 il premio Amnesty International come Giornalismo per i diritti umani. Documentò trasferendosi per due mesi in Palestina le condizioni delle famiglie dei campi profughi a nord di Ramallah denunciando le condizioni precarie di salute ed il mancato sostegno della comunità internazionale, spostandosi poi nella zona di Jenin e portando alla luce la vita precaria delle famiglie dei militari della Jihad islamica.

Tra il 2014 ed il 2016 si occupa degli sbarchi dei migranti nelle coste del sud Italia e fu tra i primi in Europa a denunciare tra il 2015 ed il 2016 la sconvolgente sparizione di 5,000 minori non accompagnati in territorio italiano e 10,000 in tutta Europa.
Nel 2017 fu relatore per i diritti umani al foro degli Avvocati di Firenze.

Nel 2017 si trasferisce in Palestina per tre mesi, nella West Bank occupata avviando un progetto in un villaggio a nord della città di Betlemme basato sulla plasticità della mente con ragazzini dai tredici ai diciassette anni. Documenta inoltre nello stesso periodo in tempo reale per Social News un’agenzia di stampa legata al ministero dell’interno le rivolte a sostegno dei prigionieri detenuti
nelle carceri israeliane.
Il suo lavoro come fotografo e come reporter continua ancora oggi collaborando anche con il direttivo di Free Assange Italia, persone che si coordinano in tutto il paese in attività per la liberazione di Julian Assange.

Grazie a Radio Contatto nota emittente con sede in Vinovo Piemonte ed ai suoi speaker, dal 2022 nasce un’importante collaborazione , facendo così arrivare i diritti umani anche al microfono.

Torino 04/08/2023

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