La libertà di espressione in tour in Italia

A partire da sabato 1 giugno, fino a venerdì 7, la scultura di Davide Dormino “Anything to Say?” sarà a Roma, in Piazza Orazio Giustiniani davanti all’ex Mattatoio.
Un’occasione per ricordare la vicenda di Julian Assange, e per riflettere sull’importanza della libertà di espressione e del diritto alla conoscenza

Dopo aver fatto il giro di quasi tutto il mondo, toccando persino l’Australia, il gruppo scultoreo “Anything to Say?” di Davide Dormino arriva in tour in Italia.
L’opera consiste in tre statue di bronzo a grandezza naturale, raffiguranti Edward Snowden, Chelsea Manning e Julian Assange, in piedi su una sedia. Al loro fianco, una quarta sedia. Vuota, per chiunque abbia qualcosa da dire, o per chi si voglia semplicemente affiancare alle tre statue, simboli contemporanei del coraggio di voler sapere e il rifiuto ad essere manipolati.

Anything to Say?” fa tappa a Roma

Dopo una prima tappa a Napoli, tenutasi dal 25 al 31 maggio in Piazza Dante, l’opera sarà presente e aperta al pubblico fino al 7 giugno a Roma, in Piazza Orazio Giustiniani. Con il patrocinio del Municipio Roma I.
Per l’occasione, sulla quarta sedia saliranno diverse personalità della politica, dello spettacolo, del giornalismo e della cultura, che interverranno a favore della libertà di espressione e della pace. Tra questi: Laura Morante, Marco Tarquinio, Massimiliano Smeriglio (da remoto), Dario Tamburrano, Elena Basile, Francesca Fornario, Luca Marfé, Gianluca Costantini, Dario Morgante, Riccardo Iacona, Virginia Raggi, Alessandro Luparelli, Antonella Melito, Beppe Giulietti, Vincenzo Vita, Enrico Calamai, Enrico Blatti, Nino Galloni, Marino Bisso, Marco Veruggio, rappresentanti di ReteNoBavaglio, e molti altri.
Oltre, naturalmente, a tutti i membri della comunità che vorranno prendere parte all’evento salendo sulla simbolica quarta sedia.

In occasione dell’esposizione dell’opera, si terranno dibattiti e incontri con esperti presso la libreria Latte Bookstore, la prima libreria dedicata all’attivismo. Nata da un’idea di Latte Creative, l’agenzia per l’impatto sociale fondata da Salvatore Barbera, la libreria è situata dentro la Città dell’Altra Economia, a pochi passi dall’installazione.

Si tratta, quindi, di un vero e proprio happening che fonda arte, attivismo, informazione e musica, creando un potente dialogo sulla libertà di espressione e il nostro diritto alla conoscenza. E sarà anche un forte richiamo all’attenzione sulla vicenda di Julian Assange, fondatore di Wikileaks. Privo della sua libertà dal 2010, è rinchiuso, da oltre 5 anni, nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh senza aver mai subito un processo. In questi anni, le sue condizioni psico-fisiche si sono deteriorate tanto da sollevare timori per la sua stessa sopravvivenza.
All’indomani della sentenza dell’Alta Corte di giustizia britannica che ha accolto l’appello dei legali del giornalista per impugnare l’ordine di estradizione negli USA, firmato nel giugno 2022 dall’allora ministra degli Interni britannica Priti Patel è dunque essenziale portare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla vicenda.

Di fatti, una presa di posizione di massa è l’unica vera arma della difesa a fronte di 14 anni di aberrazioni giuridiche.
Chiedere la libertà di Assange non significa solo chiedere la scarcerazione di un uomo, ma la liberazione del mondo intero dal giogo della disinformazione e della propaganda, humus ideale per alimentare guerre e distruzione.

Qui il programma degli eventi a Roma:

Le prossime tappe del tour

Dopo il 7 giugno, “Anything to Say?” si sposterà a Bologna, in Piazza del Nettuno, dal 13 al 14 giugno.
Infine, dal 15 al 16 giugno, l’esposizione farà tappa a Milano, presso il Castello Sforzesco. L’evento si terrà all’interno del Wired Next Fest 2024, che vedrà anche l’intervento di Stella Moris, moglie di Julian Assange.

Il tour nasce dalla collaborazione di Salvatore Barbera e Davide Dormino con 4 grandi gruppi di attivisti Italiani: Comitato per la Liberazione di Julian Assange – Italia (di Milano), Free Assange Bologna, Free Assange Italia e Free Assange Napoli. Ai quali si sono affiancati, con il loro importante supporto, grandi associazioni nazionali tra cui ANPI ed Articolo 21.
L’evento è finanziato dal basso, grazie alle donazioni raccolte su GoFundMe che contribuiscono a coprire costi logistici e di trasporto dell’opera.

Giulia Calvani

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